Email marketing

Email marketing al tempo del Coronavirus

Abbiamo visto nell’articolo dei Social Media, come affrontare su Facebook e altri social network questo momento di crisi che sta riguardando tutta l’Italia.

Sappiamo quanto sia difficile pensare positivo in questo momento ma è la strada giusta per continuare ad essere attivi sui social e su altri canali.

Oggi infatti vediamo in particolare come utilizzare lo strumento newsletter, o per essere più precisi Email Marketing.

Come tutti gli altri canali di comunicazione anche per l’email marketing dovreste avere un piano editoriale da seguire, per seguire un certo filo logico e per essere certi di aver comunicato ai vostri iscritti quanto volevate.

Se avete un calendario, studiato ad inizio stagione quando nessuno avrebbe potuto immaginare tutto questo, sicuramente andrà rivisto nei contenuti e nella frequenza.

Se invece non lo avete ancora, è arrivato il momento di farlo.

In merito ai contenuti, come nel caso dei social si deve cercare di evitare argomenti e toni che possano offendere chi legge, ricordiamoci infatti che in alcune parti d’Italia l’emergenza è molto più grave che in altre.

Un messaggio che farebbe bene diffondere è quello di rassicurare le persone, di invitarle a seguire le direttive del nostro Governo e che, di qualche cosa si occupi la vostra azienda, non c’è niente al momento che non possa essere rimandato. (ad. Esempio se siete un’azienda che opera nel settore turistico, potete rassicurare i vostri clienti dicendo che li aspetterete tutti a braccia aperte una volta che tutto sarà finito).

Un consiglio che ci sentiamo di darvi in merito ai contenuti, è di non puntare (SOLO) sulla pubblicità della vostra azienda o dei vostri prodotti. Cercate di utilizzare questo momento in cui siamo tutti connessi ma sicuramente con poca voglia (o possibilità) di spendere, per coinvolgere i vostri iscritti nella vita della vostra azienda. Parlate delle novità che troveranno quando riaprirete, diffondete informazioni, comunicazioni e messaggi positivi che riguardano il vostro e il loro futuro evitando “call to action” troppo aggressive (es. “ora o mai piu”). Lo scopo non deve essere approfittare di un loro momento di debolezza, ma di gettare le basi per un rapporto ancora più solido.

Come nel caso dei contenuti anche per la frequenza forse è il caso di intervenire per rivedere il numero di invii.

Non esiste un numero giusto, cercate solo di non essere un ulteriore motivo di stress per chi riceve le vostre comunicazioni ma un’occasione per strappargli un sorriso o per far spostare l’attenzione per un attimo su qualcosa di positivo.

Richiedici un preventivo.